I messaggi nascosti nel Libro d'Ore di Anna Bolena

Nuove ricerche condotte sul Libro d'Ore che Anna Bolena portò sul patibolo hanno rivelato una serie di iscrizioni nascoste. Leggenda vuole che Anna abbia consegnato il Libro delle Ore ad una delle sue dame di compagnia il giorno della sua decapitazione e che questo sia stato custodito gelosamente da alcune dame, mettendo a repentaglio la propria vita, per essere infine consegnato alla figlia di Anna, Elisabetta I. 

Nel corso della conferenza, verrà ricordata la figura di Anna Bolena, verranno lette alcune lettere d'amore a lei indirizzate da Enrico VIII e soprattutto verranno analizzati i ritrovamenti, recenti, all'interno del suo Libro d'Ore.

Anna Bolena, nata presumibilmente nel 1501,  fece il suo ingresso ufficiale a corte nel 1522, in occasione di un ballo organizzato per celebrare la visita di alcuni ambasciatori imperiali. Il re Enrico VIII, infatuatosi di lei, nel 1527 chiede al papa Clemente VII l’annullamento del suo matrimonio con Caterina d’Aragona. A spingere il sovrano verso questa scelta vi è la scusa che la consorte non sia stata in grado di dargli un erede maschio. I due si sposeranno il 25 gennaio 1533. Dall’unione con Enrico nasce Elisabetta, che viene subito dichiarata prima nella linea di successione al trono. La corte presieduta dalla nuova regina Anna si contraddistingue per lusso e magnificenza. Anna può anche contare su una servitù numerosa, alle sue dipendenze lavorano oltre 250 persone e oltre 60 damigelle d’onore. L’amore tra i due sovrani sembra essere travolgente, nel primo periodo, come testimonia la lettera che verrà analizzata durante la conferenza. Ma il rapporto vacillerà, tra forti tensioni e litigi, causati principalmente dall’infedeltà di Enrico VIII. Durante il suo breve regno Anna si era fatta molti nemici a corte che non vedevano l’ora di poterla screditare agli occhi del sovrano. Arrestata e condotta nella Torre di Londra, Anna Bolena viene condannata a morte con l’accusa di adulterio, stregoneria, incesto e alto tradimento.