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INTERSEXUALITY IN PICTURES: GENDER FLUIDITY IN MEDIEVAL ILLUMINATED MANUSCRIPTS

A six-year project in two stages, conceived by Prof. Carla Rossi, and funded for three years (2021-2023) by the Stiftung für wissenschaftliche Forschung an der Universität Zürich, and the Società Filologica Internazionale RECEPTIO

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1. Il progetto di una Banca Dati di immagini, tratte da manoscritti medievali, e di una raccolta di testi coevi, che rappresentano la fluidità di genere

Affrontare il concetto di "fluidità di genere" nel Medioevo significa confrontarsi con l'idea giudaico-cristiana di intersessualità [1], imprescindibile dall'idea platonica di un "terzo sesso", e dalla possibilità di mutare aspetto e dunque anche identità sessuale.

Gli obiettivi del progetto sono:

1. creare una banca dati di immagini e di testi, allo scopo di

2. analizzare una serie di manoscritti miniati contenenti testi eterogenei in cui la "fluidità di genere" è rappresentata e concepita nel medioevo.

Si utilizzeranno per la collezione delle immagini:

- Bibbie e mss liturgici (libri d'ore, breviari, messali)

- Agiografie

- Manoscritti astrologici e alchemici.

Scopo della ricerca è dunque quello di raccogliere un numero sufficientemente ampio di immagini e di testi, accessibili da un unico spazio online, da pubblicare in Open Access e consentire così agli interessati di svolgere una serie di approfondimenti, al fine di analizzare la "fluidità di genere" attraverso una varietà eterogenea di fonti. L'obiettivo secondario della ricerca è quello di stimolare una serie di riflessioni sincroniche e diacroniche, per comprendere come il tema della 'fluidità di genere' non sia affatto una novità del nostro secolo.

 

2. Piano di ricerca

2.1 Stato attuale della ricerca 

Sebbene il progetto qui presentato si inserisca in un filone di studi iniziato negli anni Novanta (pensiamo in particolare ai lavori pionieristici di Joan Cadden, Meanings of sex difference in the Middle Ages: medicine, science, and culture, Cambridge 1993; [2] e di Thomas Walter Laqueur, Making sex: body and gender from the Greeks to Freud, Cambridge, 1990), al momento non esiste una banca dati cui attingere per una ricerca filologica e storico-artistica interdisciplinare sul tema

Inoltre, anche i più recenti progetti di ricerca nell'area di lingua tedesca (Zurigo compresa) sono stati molto settoriali, concentrandosi solo sul problema degli ermafroditi. Ad esempio, nel 2015 è stato presentato un progetto di post-dottorato presso le Università di Costanza e Zurigo in Storia medievale, con un focus sul diritto romano e canonico sugli ermafroditi. Sempre nel 2015, il dottor Rolker si è interessato all'argomento - con osservazioni preliminari che ci sono state utili per definire il progetto di raccolta di immagini nella nostra Banca Dati - senza però approfondire l'oggetto della ricerca.

Tuttavia il concetto di "fluidità di genere" non riguarda solo gli ermafroditi, ma anche altre figure che hanno fatto la storia del pensiero e della letteratura medievale, si pensi a Bel-Accueil nel Roman de la Rose [3] o a figure fondamentali nella storia della religione cristiana, come il primo uomo, Adamo, o il Cristo androgino (e persino Dio stesso, raffigurato e descritto con attributi iconografici femminili, come ad esempio nelle Lamentazioni sul Cristo morto). È quindi assolutamente necessario un approccio interdisciplinare all'argomento, perché la cultura medievale non era settoriale come lo è diventata la nostra, in secondo luogo occorre tenere presente che le nostre nette divisioni tra Chiesa, società secolare e medicina, intese oggi come quadri intellettuali diversi, non sempre rendono piena giustizia alla natura interdisciplinare delle riflessioni sulla sessualità nel Medioevo.

Nel dibattito medievale sulle differenze sessuali, la Chiesa non può essere intesa solo come un'istituzione che ha definito e applicato un codice sessuale. Come hanno messo in luce le recenti ricerche di Peter Biller, Caroline Bynum, Alain Boureau, Joseph Ziegler e altri, anche i teologi medievali partecipavano attivamente alle dotte discussioni sul corpo naturale.

Dunque, nonostante la bibliografia recente sul tema, non esiste ad oggi una ricerca che, partendo da una conoscenza approfondita dei testi medievali, individui i manoscritti da consultare per ottenere una serie di immagini (dipinte e mentali) importanti per analizzare il problema della "fluidità di genere" nel Medioevo.

2.2 La suddivisione per temi

Per la raccolta delle immagini e dei testi, si è deciso di partire dal passo della Genesi 1:27 relativo alla creazione del primo uomo, plasmato dal Signore a propria immagine e somiglianza "maschio e femmina insieme": fecit ipsum masculofeminam (traduzione letterale li fece maschiofemmina). 

Nel Medioevo si è a lungo dibattuto sul senso teologico della frase, interpretata da alcuni come un riferimento all'idea platonica dell'androgino, ovvero di un essere perfetto, figura simbolica della sintesi delle dualità presenti nell'universo, la materia e spirito, cielo e terra, luce e oscurità, positivo e negativo.

In questo contesto, sono state giudicate indicative le immagini dei codici medievali che illustrano la nascita di Eva, rappresentando l'uomo quale essere che già contiene in sé la parte femminile, che deve essere semplicemente "tratta fuori".


L'androginia è alla base anche di alcune rappresentazioni di Cristo, Uomo dei Dolori dal ventre gonfio, da cui scaturisce, come in un vero e proprio parto (tra sangue ed acqua), la Chiesa, al punto che la piaga nel costato, tra la fine del XIII e gli inizi del XIV sec., inizia ad essere raffigurata isolata, in forma di vagina. 

Val la pena sottolineare come il Cristo androgino sia una figura simbolica che rappresenta la perfetta unione tra il maschile e il femminile, la materia e lo spirito, associato, dunque, all'idea di una divinità che trascende le dualità e unisce in sé tutte le forze dell'universo.

Cristo è, infatti, "Logos", parola divina incarnata, che unisce l'essenza divina con quella umana e rappresenta la possibilità per i fedeli di raggiungere l'illuminazione e l'unione ascetica con la divinità.

In alcune miniature, Dio stesso, pur connotato da caratteristiche maschili, assume i tratti iconografici della Madonna della Pietà, quale simbolo di compassione non solo per il Figlio morto, tenuto sulle ginocchia, ma per l'intera umanità, per la quale la morte di Cristo è esempio proprio, in un gioco di specchi, del sacrificio divino per la salvezza dei propri figli.

Si passa, in seguito, alle immagini, dipinte e testuali, di monaci e santi transgender

La questione relativa a queste rappresentazioni di figure è complessa e strettamente legata all'ascetismo, alla possibilità di trascende il corpo, per tentare di raggiungere una verità spirituale più profonda. Tuttavia, scopo della raccolta è iniziare a tenere traccia delle "immagini" medievali di quei santi e monaci che sono stati associati all'esperienza della variazione di genere, come lo stesso Battista, il quale, nella tradizione ortodossa, è descritto come un'entità androgina, precursore di un Cristo nel contempo padre e madre; o Santa Wilgefortis, presentata etimologicamente come una santa vergine forte, che prega per essere liberata da un matrimonio forzato e viene compassionevolmente trasformata da Dio in un uomo barbuto.  Varrà la pena sottolineare qui come siano soprattutto le donne, impegnate nella strenua lotta per mantenere la propria verginità, ad assumere sembianze del sesso opposto, anche nei romanzi cortesi e nei cantari, in cui da donne guerriere, che fuggono dal pericolo di un incesto, si metamorfizzano in veri e propri prodi cavalieri, ammirati ed amati da persone di entrambi i sessi (assumendo, quindi, ancora una volta, tratti androgini).

 

Il tema dell'androgino è centrale anche nella tradizione alchemica occidentale, rappresentando la figura dell'essere umano completo e perfetto, raffigurato con le caratteristiche fisiche sia maschili che femminili, o come una coppia di figure che si uniscono per formare un essere completo (tornando così a richiamare la figura del Primo Uomo).

Questo simbolismo è spesso associato alla pratica alchemica della trasmutazione della materia grezza in oro, che rappresenta la perfezione spirituale e la conoscenza divina.
Si è scelta, sin qui, una circolarità tematica, poiché la figura dell'androgino rappresenta l'unità con l'universo e con la forza creatrice che lo anima, richiamando anche il Cristo alchemico e la ricerca di quell'unità  obiettivo centrale nella pratica alchemica.

Chiudono la raccolta le immagini di alcune figure di personaggi di romanzi medievali, soprattutto in versi antico-francesi, che nel corso della narrazione cambiano sesso, come ad esempio la giovane e bella principessa guerriera protagonista del romanzo Yde et Olive, o il più noto Bel Accueil, del Roman de la Rose.

Bibliografia scelta

Caroline W. Bynum, , 200 –1336 (New York: Columbia University Press, 1995); Peter Biller, “Introduction: John of Naples, Quodlibets and Medieval Theological Concern with the Body,” in , ed. Peter Biller and A. J. Minnis (Woodbridge: York Medieval Press, 1997), 3–12; Idem, (Oxford: Oxford University Press, 2000); Alain (Paris: Les Belles Lettres, 1999); Joseph Ziegler, “‘Ut dicunt medici’. Medical Knowledge and Theological Debate in the Second Half of the Thirteenth Century,” 73 (1999): 208–37; Idem, “Medicine and Immortality in Terrestrial Paradise,” in , ed. Peter Biller and Joseph Ziegler (Woodbridge: York Medieval Press, 2001), 201–42. See also Maaike van der Lugt, Les théories médiévales de la génération extraordinaire (Paris: Les Belles Lettres, 2004) and Chiara Crisciani, “Aspetti del dibattito sull’Umido radicale nella cultura del tardo Medioevo (secoli XIII–XV),” in Actes de la II trobada internacional d’estudis sobre Arnau de Vilanova, ed. Josep Perarnau (Barcelona: Institut d’estudis catalans, 2005), 333–80; Other interesting texts for research, in chronological order: Schwarz, Arturo. “Androgyny and Visual Artists.” Leonardo 1980, Vol. 13, No. 1 (Winter, 1980), pp. 57-62; Guynn, Noah D. Allegory and Sexual Ethics in the High Middle Ages. New York: Palgrave Mcmillan, 2007; Schachter Marc D. Voluntary Servitude and the Erotics of Friendship: From Classical Antiquity to Early Modern France. Aldershot and Burlington, VT: Ashgate, 2008; Bromberg, Sarah. “Gendered and Ungendered Readings of the Rothschild Canticles.” Different Visions: A Journal of New Perspectives on Medieval Art; Issue 1, September 2008, pp. 1-26; Rolker, Christof. “Der Hermaphrodit und seine Frau. Körper, Sexualität und Geschlecht im Spätmittelalter.” Historische Zeitschrift 297 (2013), pp. 593–620; Whittington, Karl. “Medieval.” Transgender Studies Quarterly, 1 (2014), 1-2, pp. 125-129; Santos, Ana Lúcia. “Beyond Binarism? Intersex as an Epistemological and Political Challenge.” RCCS Annual Review, 6, October 2014, pp. 123-140; Id.  “The two laws and the three sexes: ambiguous bodies in canon law and Roman law (12th to 16th centuries).” Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte: Kanonistische Abteilung, 100 (2014), 1, pp. 178-222; DeVun, Leah. “Heavenly hermaphrodites: sexual difference at the beginning and end of time.” Postmedieval 9, (2018), pp. 132–146.

 

Segnalazione di ulteriori studi e materiali, alcuni liberamente accessibili online (o presenti nella biblioteca del nostro centro di ricerca e consultabili in loco)

Alcohol, Sex and Gender in Late Medieval and Early Modern Europe (Early Modern History Society and Culture), A. Lynn Martin (Bibl. del centro)

Byzantine Intersectionality, Sexuality, Gender, and Race in the Middle Ages, R. Betancourt, Princeton University Press 2020
Eastern Orthodoxy & Sexual Diversity, Interim Report of the British Council Bridging Voices Consortium of Exeter University & Fordham University, New York on “Contemporary Eastern Orthodox Identity and the Challenges of Pluralism and Sexual Diversity in a Secular Age”, B. Gallaher & G. Tucker 

Eine Frau war dieser Mann: Die Geschichte der Hildegund von Schönau, A. Liebers

Female Crucifix, The Images of St. Wilgefortis Since the Middle Ages, I. E. Friesen (Bibl. del centro)

Fragmentation and Redemption Essays on Gender and the Human Body in Medieval Religion, C. W. Bynum (Bibl. del centro)

Gender and Christianity in Medieval Europe New Perspectives, L. M. Bitel, F. Lifshitz (Bibl. del centro)

Gender essentialism and orthodoxy, B. E. Rich (Bibl. del centro) 

Gender, Otherness, and Culture in Medieval and Early Modern Art, C. A. Bradbury, M. Moseley-Christian (Bibl. del centro) 

L'image à la fin du Moyen Age, par Jean Wirth, Le Cerf, 2011

Monsters, Gender and Sexuality in Medieval English Literature, D. M. Oswald (Bibl. del centro)

Queer Love in the Middle Ages, A. Kłosowska (Bibl. del centro)

Queering the Middle, S.F. Kruger (Bibl. del centro)

Rewriting Gender: Yde et Olive and Ovidian Myth, N. Vine Durling 

Sexuality and Its Queer Discontents in Middle English Literature (The New Middle Ages). T. Pugh (Bibl. del centro)

Trans and Genderqueer Subjects in Medieval Hagiography, B. Gutt, A. Spencer-Hall (Bibl. del centro)

Women and Gender in Medieval Europe An Encyclopedia, M. C. Schaus (Bibl. del centro)

 

NOTE

[1] Si vedano gli studi di Ch. Rolker https://mittelalter.hypotheses.org/6596   e   https://intersex.hypotheses.org/1153

[2] Joan Cadden è una delle prime storiche che ha riflettuto e invitato a riflettere sulle caratteristiche naturali di uomini e donne e sulla costruzione del genere nei dibattiti medievali su fisiologia, procreazione, rapporti sessuali e piacere.

[3] Si veda Michel Zink, Bel-Accueil le travesti : du Roman de la Rose de Guillaume de Lorris et Jean de Meun à Lucidor de Hugo von Hofmannsthal, in Littérature , Année 1982, 47, pp. 31-40.

 

Altro materiale

Cfr. Miniatrici di Dio e del Demonio, il contributo femminile alla miniatura europea, cit.

Cfr. Carla Rossi, La "Vulva Christi", dai miniaturisti medievali l'origine e l'evoluzione del motivo della mandorla, in About Art, 21 /02/2021: https://www.aboutartonline.com/la-vulva-christi-dai-miniaturisti-medievali-lorigine-e-levoluzione-del-motivo-della-mandorla/

Si veda Carla Rossi, Salvator Mundi : il Cristo androgino di Leonardo, in About Art, 3/05/2020, https://www.aboutartonline.com/leonardo-alchemico-una-indagine-sui-misteri-del-salvator-mundi-tra-ermetismo-e-neoplatonismo-con-video-audio/

https://www.receptio.eu/bibles-evangeliaries-breviaries

 

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