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Una campagna diffamatoria inaccettabile

(link a RECEPTIOGATE)

We are appalled and outraged by the disgraceful media campaign targeting a valuable researcher. We have known Carla Rossi for a long time and we appreciate her moral integrity and the acumen of her scientific production in over 30 years of work. We stand with her at this time and will continue to support her.

 

Siamo sconcertati e indignati per la vergognosa campagna mediatica che ha preso di mira una studiosa di valore.

Conosciamo Carla Rossi da molto tempo e apprezziamo la sua integrità morale e l'acume della sua produzione scientifica in oltre 30 anni di lavoro. Siamo al suo fianco in questo momento e continueremo a sostenerla.

 

Estamos consternados e indignados por la vergonzosa campaña mediática dirigida contra una valiosa investigadora. Conocemos a Carla Rossi desde hace mucho tiempo y apreciamos su integridad moral y la agudeza de su producción científica en más de 30 años de trabajo. Estamos con ella en este momento y seguiremos apoyándola

29 Dicembre 2022

Condanna della campagna diffamatoria

Condanna della campagna diffamatoria

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Romeo Bufalo, Università della Calabria // Furio Brugnolo, Università di Padova // Carlo Chiurco, Università di Verona //Alfonso D'Agostino, Università degli Studi di Milano // Franco De Vivo, Università di Roma Torvergata // Philippe Guérin, Université Sorbonne Nouvelle – Paris 3 //

Martin D. Glessgen, Universität Zürich - Romanisches Seminar // Saverio Guida, Università degli Studi di Messina // Giorgio Inglese, Sapienza, Università di Roma // Patrick Labarthe, Emeritierter Professor Universität Zürich - Romanisches Seminar// Lucia Lazzerini, Università degli Studi di Firenze // Raffaele Pinto, Universitat de Barcelona // Antoni Rossell, Universitat Autònoma de Barcelona // Lucinia Speciale, Università del Salento // Agostino Ziino, Università di Roma, Torvergata

1. ESPOSIZIONE DEI FATTI

1FATTi

Gli avvenimenti di cui il nostro centro rende conto qui di seguito sono strettamente connessi con la segnalazione inoltrata da Carla Rossi al Comando Tutela dei Carabinieri TPC Antiquariato, relativa al traffico di manoscritti medievali e al loro smembramento a fini di lucro, di cui viene data notizia in questo articolo online .https://www.aboutartonline.com/manoscritti-medievali-europei-a-prezzi-stracciati-sul-web-un-appello-per-la-tutela-di-beni-culturali-tra-i-piu-preziosi/.

 

Peter Kidd, blogger britannico che si occupa di manoscritti medievali e rinascimentali (e in veste di freelancer, lavora come consulente saltuario di case d’asta e collabora con rivenditori e collezionisti), contatta l'indirizzo generico di RECEPTIO e quello privato di una studentessa del centro. Nella mail, Kidd fa riferimento all’articolo sullo smembramento di manoscritti e contestualmente accusa Carla Rossi di avere plagiato un suo post del 2017 . In cosa consiste l’accusa? Carla Rossi, in una propria edizione  di un manoscritto smembrato, un complesso e originalissimo saggio di 258 pagine di ricostruzione digitale e analisi storico-artistica del manufatto (https://www.receptioacademic.press/deroucyboh), avrebbe plagiato un totale di 5 righe di un post di Kidd del 2017, in cui il blogger presentava la posizione di tre santi in una  miniatura (https://mssprovenance.blogspot.com/p/the-courtanvaux-hours.html) e citava una fonte [1]. 

In un post del 27 dicembre, Kidd poi ritratta l'accusa, o meglio, nega di averla mai pronunciata. https://mssprovenance.blogspot.com/2022/12/the-receptio-rossi-affair-part-v.html

Dal momento che non si può seriamente parlare di "blatant example of plagiarism", come fa il blogger nella mail qui accanto, da cui tutto è partito, Peter Kidd alza il tiro, affermando che anche l'immagine di una miniatura su 91 fogli recuperati da Carla Rossi, attraverso un metodo di ricerca delle vendite di ogni singolo foglio (che prevede anche la richiesta di materiale alle case d'asta e alle gallerie antiquarie) sia stata rubata dal suo sito. Nonostante l'evidenza di una mail con la miniatura ricevuta dalla galleria Hartung&Hartung, il blogger non accetta il fatto che non arrivi alcuna scusa, come da lui preteso, da parte di Carla Rossi per non averlo citato. Questo fatto lo indispettisce.

Kidd, annoyed per non essere stato citato, alza ancor più il tiro giungendo, nell'arco di una settimana, a screditare e diffamare via web il lavoro di 30 anni della studiosa, che riceve ogni giorno attacchi da parte dei sodali di Kidd il quale, con il suo continuo stalking, per il quale ammette apertamente di utilizzare sistemi come Bellingcat (basta digitare su Twitter #Receptiogate), vuole distruggere e umiliare la sua vittima.

Kidd sostiene che l'intero centro RECEPTIO sia corrotto, perché avrebbe ricevuto finanziamenti "illeciti" e fa i conti in tasca (o crede di farli) a Carla Rossi, pubblicando anche la foto delle figlie a sostenendo che le due ragazze avrebbero beneficiato dei fondi di pubblicazione di quel libro (la ricostruzione del codice De Roucy) che lui giudica indegno, come tutti i lavori della studiosa.

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Peter Kidd

fonte FaceBook

[1] 

Mail di Kidd, datata 22 dicembre 2022 15:38


I also note that in the studies of the Roucy Hours here and the "Rosenbaum" Psalter-Hours here, there is no acknowledgement of the fact that both are heavily dependent on my work, and both use images from my blog without permission or acknowledgement.
I have never seen such a blatant example of plagiarism. Quite apart from failing to cite my work, compare passages like these:
"the first lesson of the Office of the Dead, "Milicia est vita hominis" (on the leaf with the miniature of Job) is extremely rare and, according to K. Ottosen, The Responsories and Versicles of the Latin Office of the Dead, 1993, p.74, is only found in sources from Châlons, so this is one possible origin." (Kidd)
"the first lesson of the Office of the
Dead Milicia est vita hominis (fol. 105r), included in our BoH is rare and, according to K. Ottosen [4], is only found in manuscript sources from Châlons-en-Champagne." (Rossi)

and:

"The only two other saints who are identifiable are St Catherine, to the left, holding a fragment of a wheel, and St Lawrence, to the right, more obviously holding his grid-iron." (Kidd)
"The two other identifiable saints in the miniature are Catherine, to the left of Stephen, holding a fragment of her instrument of martyrdom, the wheel, and Lawrence, holding his grid-iron." (Rossi)
I intend to share some comparisons such as these on my blog, but first I will give you and Dr Rossi an opportunity to explain/apologise.
Yours,
Peter

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Peter Kidd

fonte FaceBook

La caccia alle streghe ormai è aperta. Kidd, ossessionato, o forse mosso da altri interessi, pubblica una decina di post sul suo blog (che non si occupa più di manoscritti) e centinaia di messaggi Twitter, per dimostrare ad un pubblico plaudente, che ormai prende per buono ogni suo delirio, le "colpe gravissime" di Carla Rossi.

Così c'è chi invia messaggi all'Università di Zurigo e ai membri di RECEPTIO per screditare la studiosa, chiederne il licenziamento, chi invece si occupa di fare indagini su tutta la carriera passata di Rossi, la cui vera colpa, che Kidd lo ammetta, è solo ed esclusivamente quella di non averlo citato, anche perché il primo riferimento per alcune miniature per Carla Rossi sono stati i due cataloghi Sotheby's delle aste del 23 maggio del 2017 e del 6 dicembre 2016. Va precisato, però, come, non appena Rossi era venuta a conoscenza del blog del freelancer britannico, lo scorso mese di agosto, aveva provveduto, in rivista, a menzionarlo. 

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È stato molto triste notare come alcuni colleghi, senza concedere un contraddittorio a Carla Rossi, abbiano accolto le accuse costruite ad arte da Kidd e l'abbiano condannata, irritandosi anche quando, esausta degli attacchi, lei ha cercato, con enorme civiltà, di difendersi.

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QUESTO IL MESSAGGIO DI KIDD A HACKER NEWS in cui  il blogger chiama in causa gli hacker e ammette che il pagio è "apparent" e che lui è solo offeso per come è stato trattato dal centro

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 2.  IL PROFESSORE DATO PER MORTO

Più Kidd cerca prove per screditare trent'anni di attività di Carla Rossi, colpevole di non aver citato con deferenza il suo blog, più i seguaci del blogger su Twitter si accaniscono e non accettano neppure l'evidenza del video che il Prof. Antoni Rossell ha realizzato per affermare implicitamente di non essere morto (come Kidd sosteneva, per dimostrare, nel suo delirio, che i membri di RECEPTIO non esistono) e prendere una prima posizione sulla squallida vicenda montata ad arte da Kidd.

Sul web tutto viene trattato con superficialità e in maniera irrispettosa.

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Peter Kidd

fonte FaceBook

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Kidd ha inventato l'hashtag RECEPTIOGATE, per diffamare il nostro centro di ricerca. Le persone che seguono Kidd nelle sue elucubrazioni prendono per buona qualsiasi sua affermazione e giungono a sostenere che lo "scandalo" sarebbe esteso a più paesi. Vediamo di capirne di più

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3. #RECEPTIOGATE

Una sordida storia di baronato accademico?

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Il suffisso inlese -gate indica, in gergo giornalistico, uno scandalo. 

Dove sarebbe lo scandalo, in questa vicenda?

Il ragionamento di Kidd è contorto, espresso e poi ritrattato e alterato in più post, ciononostante cerchiamo di riassumerlo:

 

1. Bisogna partire dall'assunto che Rossi ha plagiato il post del blog.

2. Se ha plagiato Kidd, ne consegue che Rossi ha costruito tutta la sua attività di studiosa indipendente su plagi

3. Se Rossi è inattendibile come studiosa, anche il centro che dirige lo è come istituzione.

Sin qui, in maniera molto concisa, quanto espresso con astio in centinaia di thread su Twitter.

 

Va precisato che Rossi non è inserita in alcuna università; in ottobre ha finito la collaborazione nell'ambito del progetto Ekphrasis, diretto dal Prof. Johannes Bartuschat, dell'Università di Zurigo, da RECEPTIO non percepisce un quattrino, come nessuno dei collaboratori. Al contrario, vi ha investito denaro proprio. 

Chiariamo inoltre che quello di Titularprofessor è, come dice la parola stessa, un mero titolo accademico che esiste solo in paesi germanofoni, retaggio ormai obsoleto di un ordinamento prussiano; in italiano lo si potrebbe equiparare ad un professore a contratto il cui CV sia stato però vagliato da varie commisioni. Lo si ottiene dopo aver conseguito una laurea quinquennale (un tempo Lic. phil. oggi Master), un Dottorato (PhD), un'abilitazione universitaria (Habilitation) e aver sottoposto ad una severa commissione un nutrito dossier che attesti gli insegnamenti, le pubblicazioni, le attività accademiche e di ricerca che sono state svolte nei sei anni successivi al concorso di abilitazione. Il titolo scade ogni sei anni. Negli ultimi sei anni Carla Rossi non ha tenuto lezioni presso l'Università di Zurigo (ma ha collaborato al progetto Ekphrasis, ricevendo uno stipendio e dando alle stampe il primo volume dei risultati delle sue ricerche - in tre volumi, che nulla ha a che vedere col manoscritto De Roucy!).

Nel 2016, con un gruppo di docenti universitari che si conoscono da una vita, Carla Rossi avverte l'esigenza di creare un luogo di incontro in cui discutere di questioni culturali, che spaziano dalla condizione di alcuni colleghi in Turchia, alla musica nella Divina Commedia, dando vita ad un "centro" che è prima di tutto luogo mentale in cui ritrovarsi. Fonda una rivista Theory and Criticism of Literature & Arts, che rende omaggio alla storica Teoria e Critica del 1972.

Per alcuni anni molti docenti vi scrivono di tutto ciò che li appassiona, come l'attività dei pittori Giovannni dal Ponte, Giovanni di Francesco Toscani e il cosiddetto Maestro della Crocifissione Griggs, o le lettere di Thomas Beckett dall'esilio, dell'avènement du lyrisme médiéval au temps des abbayes saxonnes, del motivo per quale le «Lettres familières» non possono essere opera di Alanus ab Insulis e altre amenità accademiche.

Sino a quando, nell'agosto del 2019, ricevuta in dono parte della biblioteca Lanciani-Tavani, Rossi decide di mettere i suoi libri a disposizione degli studiosi e dare al receptum culturale una casa, allestendo un piccolo centro di ricerca che possa ospitare i molti libri, ma soprattutto tutti coloro che intendono avere anche un luogo fisico dove ritrovarsi per continuare a discutere di arte e filologia. Gli eventi GRATUITI organizzati da RECEPTIO dal mese di ottobre 2019 al 10 febbraio del 2020 sono numerosissimi, tra cui ricordiamo la serata dedicata alla scrittrice svizzera Anna Felder, l'incontro con la professoressa Betul Parlak sulla traduzione letteraria, la presentazione del frammento cartaceo dell'Yvain. A questo link si trova l'archivio eventi.

Il 10 febbraio si tiene l'ultimo evento in presenza prima della pandemia, dedicato alla ricerca 1943-45 sul confine italo-svizzero.

Scoppia la pandemia e RECEPTIO non può organizzare incontri dal vivo per due anni. Nonostante la chiusura fisica del centro che, nel frattempo è costretto a cambiare sede a Lugano, da Villa Giambonini a Casa La Rosa, le attività culturali proseguono online, tra cui il convegno Dante e l'Economia, a cui partecipano come relatori noti dantisti ed evento GRATUITO per gli ospiti in rete.

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Il centro organizza, sempre gratuitamente, due cicli di seminari internazionali, con riconoscimento dei crediti per gli studenti dell'Università di Cassino. Una delle studentesse che hanno partecipato agli incontri seminariali ha deciso di offrire la sua testimonianza in video.

 

 

 

 

 

 

Quale scandalo, quale -gate, esattamente si può sospettare da parte di RECEPTIO?

Soprattutto, a quale autorità, se non al "popolo del web" dovremmo dimostrare di non avere percepito sovvenzioni dal Fondo Nazionale Svizzero per queste attività? La cosa è palese, basta consultare la Banca Dati dell'istituzione svizzera (che certo non dispensa sovvenzioni a cuor leggero), per rendersene conto.

Di quale accusa esattamente dobbiamo rispondere?

1. Non c'è plagio alcuno.

2. RECEPTIO non ha ricevuto sovvenzioni per progetti dallo SNSF

3. Il publication grant cui Kidd fa riferimento, urlando allo scandalo, riguarda una pubblicazione in Open Access di 258 pagine che NON ha plagiato il post di Kidd nel suo blog.

4. Abbiamo avuto per molto tempo un sito obsoleto e non aggiornato. Ma cosa ha esattamente a che vedere un sito web in costruzione con l'attività accademica della sua direttrice? Ci siamo concentrati sull'aggiornamento costante di quella sezione dedicata alle ricostruzioni digitali di codici smembrati, offerti in libera consultazione a partire da: www.receptio.eu/mainproject.

5. Durante la pandemia, trasformando ogni pubblicazione della nostra casa editrice da cartacea a digitale, avendo alcuni collaboratori Oltre Manica, abbiamo registrato la sede legale nel Regno Unito, dove abbiamo avuto un fermo posta presso una società che offre anche uffici in co-working. Dal momento che le nostre pubblicazioni sono offerte per la maggior parte in libera consultazione ai lettori, dov'è lo scandalo in una simile scelta?

6. Carla Rossi non è un potente barone universitario, ha lavorato sempre a contratto, pagando le tasse sul proprio stipendio.

Perché Kidd non indaga su qualche reale scandalo accademico, anche all'interno dell'Università di Zurigo, se è con questa che intende prendersela?

 

Se Kidd giudica il lavoro di Carla Rossi, la metodologia applicata o i risultati raggiunti criticabili, come criticabile può essere qualsiasi altro lavoro accademico, perché invece di attaccarla personalmente con un'indegna campagna diffamatoria non scrive una recensione su una rivista accademica? 

Citiamo l'intervento, estremamente pacato, in merito a questa squallida vicenda, della Prof.ssa Lucia Lazzerini:

 

Ha perfettamente ragione Incunabula quando denuncia, in un post su Twitter, lo scatenamento di una campagna diffamatoria di pesanti insinuazioni (e anche di accuse più o meno esplicite) del tutto sproporzionata all'entità dei fatti di cui si parla. @incunabula 29 dicembre: "... we seen real evidence of *personal* financial gain on Rossi's part? I don't think I have". Se poi un'inchiesta dovesse dimostrare il contrario, ne prenderemo atto; ma finché non avremo questa prova non possiamo accettare questa aggressione indegna. Insomma, tutti facciamo errori e commettiamo leggerezze: dov'è il reato, per dirla con @incunabula? Ed è giusto, per un lavoro discutibile o anche palesemente imperfetto, cancellare e vilipendere tutto quello che di buono è stato fatto in decenni dedicati allo studio e alla ricerca? In ogni caso la presunta appropriazione dell'opera altrui riguarderebbe solo una parte del lavoro di C. Rossi. Osservo anche che non mi sembra così grave la mancata citazione di una scheda di catalogo Sotheby non firmata. E dal momento che il blog di Kidd riprendeva il materiale della scheda, citare il blog che a sua volta si riferiva alla scheda non avrebbe ipso facto comportato un sospetto di plagio nei confronti del blog? Come poteva la prof. Rossi sapere che i due autori, l'anonimo schedatore Sotheby e il blogger, coincidevano? Condivido in toto quanto afferma, a proposito della produzione di C. Rossi, Antoni Rossell, cattedratico dell'università di Barcellona, in un filmato diffuso in rete: https://www.google.com/search?q=carla+Rossi+hours&rlz=1C1AVFC_itIT734IT767&ei=PwmwY-3_KbiW9u8Pn4WYmAo&ved=0ahUKEwitm4DJzaP8AhU4i_0HHZ8CBqMQ4dUDCBA&uact=5&oq=carla+Rossi+hours&gs_lcp=Cgxnd3Mtd2l6LXNlcnAQAzIICAAQogQQsANKBAhBGAFKBAhGGABQuwxYuwxgqRNoAXAAeACAAWuIAWuSAQMwLjGYAQCgAQHIAQHAAQE&sclient=gws-wiz-serp#fpstate=ive&vld=cid:154b8457,vid:FI_H140rgcw Per quanto mi riguarda ritengo i lavori della prof. Rossi (in particolare quelli su Maria di Francia e il circolo degli eruditi di Canterbury, che ho studiato con grande attenzione) assolutamente fondamentali. La campagna denigratoria e i giudizi sommari espressi in sedi improprie (vedi social) sono INCIVILI. In casi simili si fanno recensioni critiche su riviste del settore, con diritto di replica; se si sospettano irregolarità amministrative si sporge denuncia nelle sedi competenti e si aspetta la conclusione dell'iter giudiziario prima di emettere sentenze. Possibile che a colleghi laureati e inseriti nella carriera accademica si debbano ricordare queste regole elementari di educazione civica?

 

Non solo Kidd ha evidentemente moltissimo tempo da dedicare alla sua battaglia contro Carla Rossi e il nostro centro, ma ha anche uno stuolo di aiutanti che fomentano l'odio, cercano prove, spiano, tentano di hackerare gli account della docente e del centro, ci molestano, anche con email subdole come questa:

 

Accade così che alcuni colleghi, che negli ultimi due anni hanno collaborato con il nostro centro solo a distanza, per via della pandemia, prendano per buone le accuse di Kidd e infieriscano su Carla Rossi, chiedendo chi la rimozione dei video delle conferenze tenute per il centro, chi quella di un logo, altri ancora solo del proprio nome. Lucia Lazzerini parla di "regole elementari di educazione civica": non ci sentiamo di condannare l'atteggiamento di questi colleghi, che si sono subito resi conto che i prossimi bersagli di Kidd avrebbero potuto essere loro. Ci preme, però ricordare che la loro collaborazione è facilmente documentabile, come le loro passate attestazioni di stima al centro e soprattutto alla sua direttrice.

In modo analogo si sono comportati alcuni partner e piccoli sponsor, come ad esempio la Migros, che ci ha prima chiesto di eliminare il logo dal nostro sito, ma di fronte all'evidenza delle mail intercorse con uno dei loro impiegati relative al loro logo, ci ha porto delle goffe scuse.

4. LA REAZIONE DI ALCUNI COLLEGHI E PARTNER

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5. LA REAZIONE DELLA COMUNITÀ ACCADEMICA

Al di là di alcune scomposte reazioni da parte di alcuni singoli, chiamati in causa da giornalisti alla ricerca di scoop fasulli, la comunità accademica sta esprimendo a Carla Rossi e al centro numerosi attestati di stima e solidarietà e condanna dei metodi utilizzati dal blogger per lanciare le sue accuse.

Pubblichiamo qui alcune prese di posizione di membri del comitato scientifico di RECEPTIO.

 

 

 

 

Tra le molte mail ricevute, pubblichiamo quella del Prof. Philippe Guérin (Sorbonne Nouvelle, Professeur émérite de Littérature médiévale italienne Centre d'Etudes et de Recherche sur la Littérature Italienne du Moyen Âge (CERLIM, EA 3979 LECEMO), facente parte del Comitato di Receptio:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di seguito, un estratto della lettera della Prof.ssa Lucinia Speciale, Università del Salento

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Condanna della campagna diffamatoria

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Mail della Prof.ssa Margherita Lecco, Università di Genova

 

 

 

 

 

 

 

Mail del Prof. Alfonso d'Agostino, Università degli Studi di Milano

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